Nei
giorni scorsi l’ambasciatrice indiana in Italia, Neena Malhotra, ha
fatto tappa in Emilia Romagna, dove ha visitato alcuni allevamenti di
bovine da latte associati ad ARAER e un caseificio di Parma destinato
alla produzione di Parmigiano Reggiano.
La
Diplomatica indiana, ambasciatrice in Italia dal settembre 2020, è stata
accompagnata dal suo staff ed è stata accolta in tutti i suoi
appuntamenti dal direttore dell’Associazione regionale allevatori
dell’Emilia Romagna, Claudio Bovo, che l’ha accompagnata fornendole
tutte le informazioni necessarie ad arricchire le sue conoscenze sul
nostro Sistema allevatori e sulla più prestigiosa produzione
lattiero-casearia italiana conosciuta in tutto il mondo.
Neena Malhotra ha dimostrato grande interesse soprattutto perché tra i
suoi titoli accademici figura anche un Dottorato di ricerca presso
l’Indian Agricultural Research Institute di New Delhi.
Sia
nella visita agli allevamenti, uno a Serramazzoni in provincia di Modena
condotto dalla famiglia indiana Singh e un altro a Parma dell’azienda
agricola Grisenti, come al caseificio Eva, sempre di Parma, Neena
Malhotra è rimasta affascinata dal mix di tradizione e innovazione che
caratterizzano la produzione di latte e la relativa trasformazione in
Parmigiano Reggiano. Il presidente del caseificio Eva, Giorgio Ghisoni,
affiancato dal casaro di origini indiane, ha fatto gli onori di casa
insieme al segretario della sezione provinciale del Consorzio del
Parmigiano Reggiano, Michele Berini e al presidente del Consorzio
Agrario di Parma, Giorgio Grenzi che hanno illustrato alla Diplomatica
le caratteristiche tecniche e commerciali della filiera.
Ma
è stato con il direttore di ARAER Claudio Bovo che sono state gettate le
basi per trovare i contatti attraverso i quali tentare di individuare
quali strade istituzionali sarà possibile percorrere per provare a
superare l’ostacolo attualmente presente che preclude l’esportazione in
India del Parmigiano Reggiano.
Infatti, dal 1 giugno 2021, l’India proibisce l’importazione di formaggi
ottenuti con caglio animale, come avviene per il Parmigiano Reggiano, ma
solo con caglio vegetale.
La
questione è al centro di dibattiti bilaterali fra i due Paesi anche in
sede UE e sia l’ambasciatrice Neena Malhotra che il direttore Claudio
Bovo hanno convenuto che è interesse di entrambi gli Stati riuscire a
trovare una soluzione che favorirebbe maggiori interscambi ed
esportazioni/importazioni reciproche, per questo l’Ambasciatrice si è
impegnata a portare sul tavolo delle sedi preposte alla discussione
degli accordi commerciali questo tema molto importante e delicato allo
stesso tempo.
“Per ARAER la visita dell’Ambasciatrice indiana ha rappresentato un
grande onore – sottolinea il direttore Claudio Bovo – non solo perché ha
scelto la nostra regione e i nostri allevamenti, ma soprattutto perché
ci ha permesso di gettare le basi per futuri contatti che potrebbero
sfociare in scambi molto interessanti. Le ho assicurato che il nostro
impegno per contribuire a superare i limiti oggi in vigore sarà spinto
al massimo attraverso i canali e gli strumenti di cui disponiamo. Non vi
è alcun dubbio però che la decisione finale sarà politica. Per quello
che ci compete noi faremo la nostra parte affinchè si possa arrivare a
una soluzione che avvantaggi tutti, convinti come siamo che sia l’Italia
che l’India potranno trarre solo vantaggi da interscambi gestiti
all’interno di regole UE condivise”.
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