Stiamo parlando dell’Asta che Anabic (Associazione nazionale allevatori
bovini italiani da carne) aveva organizzato con le consuete modalità per
il corrente mese di aprile, e che a causa delle restrizioni imposte
dall’epidemia da coronavirus si terrà comunque ma in versione
telematica.
“Potremmo
parlare di un esperimento – dichiara il direttore di Anabic, Stefano
Pignani – al momento unico nel suo genere e per questo innovativo,
perché utilizzeremo un sistema inedito attraverso l’utilizzo di
strumenti informatici, che anche per il comparto zootecnico stanno
diventando sempre più indispensabili, soprattutto in un momento come
quello che l’epidemia da coronavirus ci costringe a vivere. Da tempo
ormai l’innovazione tecnologica, e con essa quella telematica, è entrata
in allevamento, oggi possiamo dire di aver fatto un passo in più,
dimostrando che il connubio tradizione e innovazione possono e devono
andare di pari passo per garantire la continuità di filiera di una delle
eccellenze dell’agroalimentare italiano”.
L’Asta telematica organizzata da Anabic non prevede ovviamente la
movimentazione delle persone in ossequio a quanto prevedono le
restrizioni legate all’emergenza Covid 19. Pertanto, per facilitare una
scelta il più possibile oculata da parte degli allevatori interessati,
Anabic ha messo a punto un nuovo sistema di presentazione degli animali
sul proprio sito internet (www.anabic.it)
e sulla pagina Facebook (Anabic Associazione nazionale allevatori bovini
italiani da carne) dove verranno pubblicati i video di ciascun torello
partecipante all’Asta con i relativi dati genealogici e i risultati del
performance test. Il
sistema è già operativo e dal 27 aprile al 3 maggio prossimi gli
allevatori potranno presentare le loro offerte di acquisto attraverso la
compilazione di un modulo scaricabile dal sito Anabic che dovrà poi
essere inoltrato con il proprio indirizzo di posta elettronica Pec
presso un notaio di Perugia che verrà indicato. “Una volta esperite le
operazioni di assegnazione ai migliori offerenti – puntalizza ancora
Pignani – entro il 15 maggio tutti gli animali dovranno essere collocati
presso i rispettivi acquirenti”.
“Per la razza Romagnola, a cui stiamo dedicando particolare attenzione
per favorirne il rilancio e la promozione commerciale – sottolinea
Claudio Bovo, direttore
dell’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna – l’Asta
rappresenta da sempre un’occasione di grande interesse che oggi, con
questa modalità così innovativa, non può che favorire e coinvolgere
maggiormente la partecipazione degli allevatori, soprattutto delle
giovani generazioni”.
“Tutte le procedure elaborate per la raccolta dei dati e l’assegnazione dei capi rispettano i più scrupolosi requisiti di riservatezza – dichiara il presidente di Anabic, Luca Panichi – quando abbiamo iniziato a ragionare su come realizzare l’Asta telematica è stato questo l’aspetto da cui siamo partiti, a conferma della serietà e dell’importanza di questa iniziativa”.
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