È con grande soddisfazione che ARAER saluta la nascita di
ANAREAI, la nuova associazione nazionale allevatori che sarà il
punto di riferimento di tutti gli allevatori delle razze equine e
asinine italiane.
Si è trattato di uno sforzo notevole, perché trovare un punto di
incontro per 28 razze non è stato un impegno di poco conto e un
plauso va riconosciuto ai promotori di questa iniziativa, in primis
Luca Marcora, presidente della neonata Associazione, sempre in prima
linea nella promozione e nella difesa di razze che sono parte integrante
della nostra biodiversità. Ed è proprio questo l’aspetto forse più
importante che caratterizza la nascita di ANAREAI: la difesa
della biodiversità, quindi la possibilità concreta di garantire la
sopravvivenza e magari una maggiore diffusione di queste 28 razze equine
e asinine, avamposto insostituibile della tutela e della valorizzazione
del loro territorio di origine e produzione.
Pubblichiamo quindi volentieri il breve comunicato stampa diffuso in
queste ore da ANAREAI in cui vengono descritti gli impegni e le
finalità che intende raggiungere.
Il 16 aprile 2020 è stata costituita ANAREAI (www.anareai.it)
una nuova associazione nazionale allevatori che attraverso la fornitura
di assistenza tecnica e servizi per l’attività in allevamento, intende
esser il nuovo punto di riferimento per tutti gli allevatori delle razze
equine: Cavallo della Giara, di Monterufoli, Appenninico, Bardigiano,
Catria, Ventasso, Merens,
Delta, Knabstrupper, Lipizzano, Murgese, Napoletano, Pentro, Persano,
Romano della Maremma Laziale, Salernitano, Sarcidano, Sanfratellano,
Tolfetano, Pony di Esperia; e asinine: Asino dell’Amiata, Asinara,
Martina Franca, Pantesco, Ragusano, Romagnolo, Sardo e Viterbese.
Non è stato facile unire tutte queste realtà molto diverse e lontane tra
loro, ma raccogliendo le indicazioni del ministero per le
Politiche agricole finalizzate all’aggregazione dei comparti di specie e
all’ottimizzare della sostenibilità economica degli investimenti
dedicati, l’obiettivo è stato raggiunto, anche e soprattutto grazie
all’entusiasmo degli allevatori e alla loro volontà di coesione.
Ai produttori di queste 28 razze saranno pertanto riservati assistenza e
servizi tecnici che attraverso la tenuta dei Libri genealogici, il
miglioramento genetico e le attività di caratterizzazione, studio e
ricerca, garantiranno l’esistenza futura e la conservazione dei capi
allevati.
A questo proposito, uno degli obiettivi
più importanti di ANAREAI sarà proprio il mantenimento delle
biodiversità equine e asinine italiane che non hanno pari per numerosità
e peculiarità in Europa, nonché la loro valorizzazione e diffusione
anche in considerazione dei legami che queste razze hanno con i
territori di allevamento;
più in generale, si può infatti parlare di diffusione della cultura
della biodiversità non soltanto tra gli allevatori, ma anche tra gli
utilizzatori e i semplici appassionati del mondo del cavallo per
promuovere importanti realtà legate al territorio, al tessuto sociale,
al turismo e alle tradizioni culturali.
A questo aggiungiamo l’intento di realizzare iniziative e manifestazioni
sia in Italia che all’estero che puntino a promuovere e a valorizzare la
diffusione delle 28 razze raggruppate in ANAREAI, a dimostrazione dei
progressi selettivi ottenuti con l’importante attività di miglioramento
genetico portata avanti in questi anni.
Insieme alle altre tre Associazioni nazionali già oggi detentrici dei
rispettivi Libri genealogici (Anacaitpr per il cavallo agricolo da Tpr,
Anacrhai per il cavallo Haflinger e Noriker e Anamper il cavallo
Maremmano) la quarta associazione allevatori del comparto equidi
nazionale completa la rappresentanza di tutto il settore allevatoriale
equino italiano.
Luca Marcora (presidente ANAREAI)
Per informazioni: Matteo Vasini – tel. 334 6577 356
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