È nata ANAREAI, l’Associazione che raggruppa

le 28 razze equine e asinine italiane

           

26/05/2020

È con grande soddisfazione che ARAER saluta la nascita di ANAREAI, la nuova associazione nazionale allevatori che sarà il punto di riferimento di tutti gli allevatori delle razze equine e asinine italiane.

Si è trattato di uno sforzo notevole, perché trovare un punto di incontro per 28 razze non è stato un impegno di poco conto e un plauso va riconosciuto ai promotori di questa iniziativa, in primis Luca Marcora, presidente della neonata Associazione, sempre in prima linea nella promozione e nella difesa di razze che sono parte integrante della nostra biodiversità. Ed è proprio questo l’aspetto forse più importante che caratterizza la nascita di ANAREAI: la difesa della biodiversità, quindi la possibilità concreta di garantire la sopravvivenza e magari una maggiore diffusione di queste 28 razze equine e asinine, avamposto insostituibile della tutela e della valorizzazione del loro territorio di origine e produzione.

Pubblichiamo quindi volentieri il breve comunicato stampa diffuso in queste ore da ANAREAI in cui vengono descritti gli impegni e le finalità che intende raggiungere.

 

Il 16 aprile 2020 è stata costituita ANAREAI (www.anareai.it) una nuova associazione nazionale allevatori che attraverso la fornitura di assistenza tecnica e servizi per l’attività in allevamento, intende esser il nuovo punto di riferimento per tutti gli allevatori delle razze equine: Cavallo della Giara, di Monterufoli, Appenninico, Bardigiano, Catria, Ventasso,  Merens, Delta, Knabstrupper, Lipizzano, Murgese, Napoletano, Pentro, Persano, Romano della Maremma Laziale, Salernitano, Sarcidano, Sanfratellano, Tolfetano, Pony di Esperia; e asinine: Asino dell’Amiata, Asinara, Martina Franca, Pantesco, Ragusano, Romagnolo, Sardo e Viterbese.

 

Non è stato facile unire tutte queste realtà molto diverse e lontane tra  loro, ma raccogliendo le indicazioni del ministero per le Politiche agricole finalizzate all’aggregazione dei comparti di specie e all’ottimizzare della sostenibilità economica degli investimenti dedicati, l’obiettivo è stato raggiunto, anche e soprattutto grazie all’entusiasmo degli allevatori e alla loro volontà di coesione.

 

Ai produttori di queste 28 razze saranno pertanto riservati assistenza e servizi tecnici che attraverso la tenuta dei Libri genealogici, il miglioramento genetico e le attività di caratterizzazione, studio e ricerca, garantiranno l’esistenza futura e la conservazione dei capi allevati.

A questo proposito, uno degli  obiettivi più importanti di ANAREAI sarà proprio il mantenimento delle biodiversità equine e asinine italiane che non hanno pari per numerosità e peculiarità in Europa, nonché la loro valorizzazione e diffusione anche in considerazione dei legami che queste razze hanno con i territori di allevamento;  più in generale, si può infatti parlare di diffusione della cultura della biodiversità non soltanto tra gli allevatori, ma anche tra gli utilizzatori e i semplici appassionati del mondo del cavallo per promuovere importanti realtà legate al territorio, al tessuto sociale, al turismo e alle tradizioni culturali.


Luca Marcora presidente di Anareai

A questo aggiungiamo l’intento di realizzare iniziative e manifestazioni sia in Italia che all’estero che puntino a promuovere e a valorizzare la diffusione delle 28 razze raggruppate in ANAREAI, a dimostrazione dei progressi selettivi ottenuti con l’importante attività di miglioramento genetico portata avanti in questi anni.  

Insieme alle altre tre Associazioni nazionali già oggi detentrici dei rispettivi Libri genealogici (Anacaitpr per il cavallo agricolo da Tpr, Anacrhai per il cavallo Haflinger e Noriker e Anamper il cavallo Maremmano) la quarta associazione allevatori del comparto equidi nazionale completa la rappresentanza di tutto il settore allevatoriale equino italiano.

Luca Marcora (presidente ANAREAI)

Per informazioni: Matteo Vasini – tel. 334 6577 356