ASTA DELL BOVINE NATE E ALLEVATE NEL COMPRENSORIO
DEL PARMIGIANO REGGIANO,
UNA GENETICA AL TOP PER UN EVENTO DI SUCCESSO

18/09/2018

Le temperature estive e l’attività di campagna ancora molto intensa non hanno impedito a un nutrito gruppo di allevatori di partecipare alla terza Asta delle bovine nate e allevate nel comprensorio del Parmigiano Reggiano, svoltasi sabato 22 settembre presso la ex Stalla Centro Tori del Consorzio Agrario di Parma.

L’evento, come i due precedenti che si sono tenuti rispettivamente a dicembre 2017 e nello scorso mese di marzo, è stato organizzato dall’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna in collaborazione con il Consorzio Agrario di Parma.


IL PRESIDENTE ARAER, MAURIZIO GARLAPPI, NEL SUO INTERVENTO INTRODUTTIVO ALLA TERZA EDIZIONE DELL'ASTA DELLE BOVINE NATE E ALLEVATE NEL COMPRENSORIO DEL PARMIGIANO REGGIANO

Circa una trentina le bovine battute all’asta, quasi tutte in lattazione ad eccezione di tre manzette, in parte di razza Frisona in parte di razza Bruna.

Decisamente positive le quotazioni di vendita che in alcune occasioni hanno raddoppiato la base d’asta, ma soprattutto molto elevate le caratteristiche morfologiche e genetiche delle bovine, tutte con una produzione media di latte superiore ai 30lt/die.

“La selezione degli animali che potevano partecipare all’asta, tutti iscritti al Libro genealogico, sottoposti ai controlli funzionali e in parte provenienti da aziende che nelle due aste precedenti non avevano mai partecipato – spiega il presidente Maurizio Garlappi -  è stata condotta dai nostri tecnici sulla base di un rigoroso protocollo che prevede il rispetto dei più elevati standard sanitari e di benessere animale. Condizioni imprescindibili che non possono essere disattese proprio per mettere in evidenza le peculiarità di bovine destinate a produrre latte per la più importante Dop del settore lattiero caseario italiano”.



GIORGIO GRENZI, PRESIDENTE DEL CONSORZIO AGRARIO DI PARMA CHE HA COLLABORATO ALL'ORGANIZZAZIONE DELL'ASTA OSPITANDOLA NELLA STALLA EX CENTRO TORI

 

Nello specifico, il protocollo prevede che le bovine siano alimentate con mangimi non ogm, e in questo il Consorzio Agrario di Parma può vantare una produzione mangimistica totalmente ogm free, e che siano figlie di riproduttori inseriti nel circuito della fecondazione artificiale nazionale. Ai soggetti in lattazione, una volta ottenuta l’autorizzazione a partecipare all’Asta, è stato effettuato un prelievo per l’analisi della percentuale di grasso, di proteine, la conta delle cellule somatiche che non devono superare il limite di 300mila, oltre alla verifica della negatività per la paratubercolosi e la neospora a cui si è aggiunto le screening della Bvd (diarrea virale bovina).

     
ALCUNI ESEMPLARI DURANTE LA SFILATA DELL'ASTA DEL 22 SETTEMBRE SCORSO

“L’Asta delle bovine nate e allevate nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano sta avendo un’eco sempre più importante – interviene Giorgio Grenzi, presidente del Consorzio Agrario di Parma – tant’è vero che sia prima che soprattutto dopo l’evento abbiamo ricevuto numerose telefonate per ottenere informazioni al riguardo.  Registriamo una grande attenzione non solo per l’elevato valore genetico delle bovine presenti, ma anche per questo nuovo modo di ritrovarsi tra allevatori e operatori del settore, un modo che si era perduto ma che in passato, con i vari mercati dedicati al bestiame, alla vendita del fieno e di tutto quello che ruota intorno all’allevamento, rappresentava un appuntamento costante, frequente e soprattutto irrinunciabile. Ecco, con l’Asta, noi vorremmo contribuire a rilanciare questo aspetto”.

“Un evento così importante e di grande risonanza come l’Asta – sottolinea ancora Garlappi – ha l’obbligo di rispettare dei parametri importanti e rigorosi. Araer, attraverso la sua organizzazione e i suoi tecnici, ha la forza e la capacità per farlo.  Il sensibile minor numero di allevatori che abbiamo registrato a quest’ultimo appuntamento va addebitato soprattutto al periodo che prevede ancora, in campagna, una serie di attività, come la raccolta del fieno, che non possono essere rimandate.  L’apprezzamento raccolto e riferito alle bovine in vendita ci hanno confermato ancora una volta la bontà di questa iniziativa. Per questo stiamo già lavorando all’organizzazione del prossimo appuntamento. Che molto probabilmente riserverà qualche ulteriore, interessante  novità”.

            
ALCUNI ESEMPLARI DURANTE LA SFILATA DELL'ASTA DEL 22 SETTEMBRE SCORSO